L’edizione 2024 propone una linea di ricerca incentrata sul rapporto tra parola, immagine e corpo: degli oggetti, dell’architettura, della città, dell’ambiente, ma anche della parola e del suono, la cui corporeità è in grado di disegnare lo spazio (ne è esempio tangibile il rumore della cascata nel parco della reggia di Caserta, senza il quale – è successo una volta, molti anni fa – l’invaso spaziale sembrava svuotato) e sul visual storytelling come forma di narrazione e ricerca di nuovi linguaggi sperimentali, interazione tra letteratura, arti visive, fotografia, grafica, design, architettura e poesia.
10 gennaio | Terre Blu Museum – finissage
L’edizione 2024 propone una linea di ricerca incentrata sul rapporto tra parola, immagine e corpo: degli oggetti, dell’architettura, della città, dell’ambiente, ma anche della parola e del suono, la cui corporeità è in grado di disegnare lo spazio
22 gennaio | Incontro con Franco Arminio
L’edizione 2024 propone una linea di ricerca incentrata sul rapporto tra parola, immagine e corpo: degli oggetti, dell’architettura, della città, dell’ambiente, ma anche della parola e del suono, la cui corporeità è in grado di disegnare lo spazio
30 agosto | Franco Arminio, Ordito
L’edizione 2024 propone una linea di ricerca incentrata sul rapporto tra parola, immagine e corpo: degli oggetti, dell’architettura, della città, dell’ambiente, ma anche della parola e del suono, la cui corporeità è in grado di disegnare lo spazio