Descrizione
Francesco Orlando osservava che, a differenza di Charles Perrault, i Grimm non sorridono. Se si pensa che le loro sono favole destinate – almeno in apparenza – ai bambini, si può restare sorpresi per la serietà del tono e la crudezza di qualche dettaglio. Ma invece è proprio di questi dettagli che i bambini sono avidi, ritenendoli coerenti con la logica stessa della fiaba, con i contrappassi feroci che da sempre attendono il cattivo: è una giustizia semplice, quella favolosa, ma implacabile. E come tale erede della giustizia mitica, dove le Erinni potranno pure tardare ma prima o poi arrivano e impongono di pagare il conto.
Cenerentola non fa eccezione. Anzi. I Grimm riscrivono un’antica fiaba crudele, proponendone una versione remotissima dalla sprezzatura elegante di Perrault. Il sangue vi gioca un ruolo decisivo ai fini dello scioglimento dell’intreccio. Ma il motore della fiaba è il desiderio. E un oggetto del desiderio – il piedino di Cenerentola – sarà il lascito precipuo e più duraturo di questa storia, edificante ma non troppo, meravigliosamente tradotta due volte: in forma di parole, da Ulderico Pomarici, di immagini fisiche, dalle chine di Isabella Staino. (Gennaro Carillo)
Isabella Staino. È nata nel 1977 a Firenze. Si è diplomata all’Accademia delle Belle Arti di Firenze presso la Scuola di Pittura del prof. Gustavo Giulietti. Vive a Livorno.Dal 2001 ha esposto le sue opere pittoriche in oltre 60 mostre personali in sedi prestigiose in Italia e all’estero, tra cui le più recenti e importanti: Galleria di Arte moderna di Roma capitale (2014); La Spezia, Museo Lia (2014); Pisa, S.Michele degli Scalzi (2015); Viareggio, Villa Argentina 2017/18; PAN Napoli 2018; Fondazione Menna, Salerno 2019; Livorno, Museo della Città 2021; Firenze, Palazzo del Pegaso, 2022. Nel 2013/14 ha partecipato con l’esposizione delle sue opere al Festival Hai paura del buio?, organizzato da Manuel Agnelli nelle sedi di Torino, Roma, Milano e l’Aquila. Nel rapporto col testo letterario, ha illustrato nel 2002/4 con Sergio Staino i libri di Adriano Sofri Racconto di Natale, Gli angeli del cortile e L’impero delle cicale. Nel 2014 ha illustrato il libro Isabella e l’ombra, racconto che nel 2003, ispirandosi alle sue opere, lo scrittore Antonio Tabucchi le aveva dedicato. Il ciclo Infiniti terrestri dèi ispirato a Cristo si è fermato a Eboli è composto di 28 tele e opere su carta. E’ stato oggetto nel 2017 di esposizioni complete presso la Fondazione Carlo Levi di Roma, la Fondazione G.Amendola di Torino, la Galleria Tour de Babel di Parigi, L’Istituto De Pino di Maratea e il Palazzo Caporale di Aliano.