Descrizione
Volevo offrirmi una bussola di orientamento in questa tempesta di immagini e notizie che mi grandinavano addosso sulla vita e la morte di Norma Jean (Marylin). Per quattro anni ci ho lavorato su, ho rifotografato alcune delle sue foto a me più care, le ho miscelate e infine le ho combinate con versi miei e non miei. Sono venuti fuori questi collages ed è stato come fare oggi un’intervista all’attrice.
È stato un viaggio immaginario nel turbinio di passioni e sentimenti che hanno segnato la breve esistenza di Marilyn. Ho scavato nel suo intimo, ho convissuto con la sua tristezza e con la sua disperata ricerca di normalità per sbocciare infine in un pudico amore per quell’anima tormentata dai più spregiudicati cinismi, in balia dei suoi amanti, in balia di una mostruosa macchina cinematografica.
Alessandro Giunta si avvicina alla fotografia giovanissimo rivolgendo la sua attenzione al campo della ritrattistica, del reportage e del concettuale, poi il suo percorso fotografico si matura e si modifica al tempo stesso cominciando
a costruire le immagini con la tecnica del collage volendo miscelare insieme poesia e fotografia.
Nel 1979 esce un portfolio sulla rivista “Clic fotografare” che dedica al giovane fotografo ben tre pagine, successivamente espone una sua personale presso il Borgo di Calcata nel 1979 e insieme ad altri autori è presente nella sezione culturale di “ Fotocine 80” a Napoli.
La sua prima personale nella città natale di Caserta nel marzo del 1983 presso la Galleria Studio S e nello stesso anno partecipa ad una collettiva presso l’Opera Universitaria di Roma. Nel 1985 grazie alla collaborazione di Angelo Frontoni – fotografo delle dive – e con la presenza dell’attrice Ursula Andress espone le sue opere nel Borgo Borbonico di San Leucio in Caserta.
Tre anni di silenzi per altri impegni lavorativi e poi nel 1988 inizia, su richiesta di un giornalista di RAI 3, la sua ricerca su Marilyn Monroe comprando ovuque nei suoi viaggi di lavoro libri che parlassero dell’attrice. Da Parigi a New York, da Roma a Helsinki, da Londra a Madrid il fotografo cerca nuove immagini e nuove testimonianze sul mondo dell’attrice.
Alessandro Giunta lavora a questo suo hobby così particolare per quattro anni, finalmente la prima mostra in un antico palazzo di Capua, Palazzo Fazio, con la collaborazione di Iolanda Capriglione e Jean Noel Schifano – direttore Istituto Grenoble di Napoli – dove si riscontra un successo inaspettato di pubblico e di critica. Questo miscelare le immagini dell’attrice con versi della stessa Marilyn o di Alessandro Giunta, con canzoni di Elton John o poesie di Eugenio Montale fa riavvicinare lo spettatore all’attrice come a riprendere un sentimento di amore e di comprensione.